domenica 29 agosto 2010

Solidão de manhà

Speravo che le cose migliorassero con il tempo, invece probabilmente non ho ancora toccato il fondo. Quanto devo precipitare ancora prima di fermarmi e rialzarmi?
Ogni giorno che passa peggioro. Ho solo dei momenti in cui libero la mente e la svuoto della tristezza che mi accompagna tutti i giorni.
La mia disperazione non trova conforto. La solitudine di mattina, quando apro gli occhi e non ho motivo per alzarmi, quando fisso il soffitto quadrato della mia camera in penombra con qualche raggio di sole che filtra dagli scuri della finestra e mi sembra la mia prigione ma anche il mio rifugio. Mi chiudo qua dentro e mi sento disperata, sola, e senza consolazione.
Sbatto la testa da una parte all’altra, mi sento tanto male che non voglio mangiare, non voglio uscire, non voglio incontrare nessuno, non voglio fare niente se non rinchiudermi nella mia depressione.
Il dolore parte dal cuore, e scende come una scossa fino ai piedi che mi sento morire. L’angoscia mi scuote come un terremoto terribile e mi paralizza. Non riesco a liberarmi da questo senso di morte che mi spaventa e mi toglie la voglia di vivere. Mi sento schiava delle mie emozioni.
Mi accompagna solo una musica triste. Ma tutto mi sembra brutto, la città, la mia vita, questo lavoro, le persone e mi sento arrivata alla fine, come se in tutto il mio futuro non avessi nient’altro ma finisse tutto qua.
Non vedo una luce di fronte a me ma solo sofferenza senza conforto. Non mi sembra vita questa.
Non so come uscirne, tutto nella mia testa sembra terribile e gigante. Mi rimbomba come un tuono e non mi lascia pensare.
Vorrei che il tempo passasse rapido, perché indietro non posso tornare. Vorrei l’aiuto di qualcuno. Mi sembra di aver perso me stessa, di aver perso tutto, anche le mie motivazioni e gli stimoli.
Non vedo alba, non vedo tramonto, mi circonda solo questa oscurità che uccide lentamente.

2 commenti:

  1. perché non provi a dimenticarti della tua "italianità"... Sei in un momento magico, dipende solo da te...

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  2. Questi momenti capitano a tutti, soprattutto alle persone sensibili. Ma poi ci si riprende, credimi, Marta. Abbiamo risorse che non sappiamo di possedere. Cerca di guardarti intorno con occhi da bambino, di scoprire la bellezza e l'armonia che esiste nelle piccole cose. E vedrai che starai meglio.

    Manuela

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