mercoledì 30 giugno 2010

I MONDIALI IN BRASILE

Ho la fortuna di poter assistere ai mondiali in questo paese, dove si respira un clima completamente differente dall'italia.
già un mese prima ho assistito ai preparativi meticolosi, cioè tutti in tutti i negozi, bar, uffici, case...sono stati appese bandierine e palloni verdi e gialli.
Perfino negli ambulatori, o nel negozio che vende bare per morti!
non esiste un locale che sia potuto sfuggire. tutte le auto che circolano hanno bandierine appese ai vetri e le persone girano per strada e entrano perfino in ufficio o nei negozi con la divisa del brasile.
Addirittura si ricoprono auto e moto con stelline colorate, e si dipingono i muri delle case.
Qua non si parla di altro. Durante le partite, ad ogni gol messo in rete, succede il putiferio, si sparano BOMBE (così le chiamano qua) in aria, botti, petardi, trombette.
La droga per il calcio è tanta che nell'orario della partita, non si lavora!!!
Gli autobus non circolano, i supermercati chiudono insieme a tutti i negozi e tutte le attività.
perfino il mio centro è rimasto chiuso. Già un'ora prima dell'inizio la gente si prepara per assistere alla partita e trovarsi pronta di fronte a una tv.
Quando l'italia è stata eliminata, è venuto fuori l'orgoglio e la presunzione vera dei brasiliani, che mi hanno schernita ridendo dell'italia, sebbene io ripetessi che non mi importava e che sapevo che sarebbe andata così.
Solo una persona mi ha detto: mi dispiace per l'italia!
Da qua si potrebbe avanzare un pensiero un po' scontato: tutti questi soldi spesi inutilmente quando c'è ancora così tanto divario tra la popolazione, tra ricchi e poveri.
E gli italiani come vivono il mondiale? io sarei d'accordo sul sospendere qualsiasi attività lavorativa durante la partita!!!Suggerisco per la prossima volta.
Noi qua ci saremmo trovati abbastanza in imbarazzo nel caso di uno scontro diretto italia- Brasile.
per chi tifare?quando esultare e con chi?
Io tifo per il Brasile, essendo qua e volendo festeggiare con la gente.
Quando ero a sevilla e la spagna vinse gli europei, assistii al delirio totale!!
Noi non abbiamo, per scelta, la televisione in casa, e quindi insieme agli amici ci ritroviamo al baretto bevendo cerveja e sudando.

Nel prossimo post scriverò qualcosa sulla salute pubblica brasiliana invece, che in confronto è un disastro totaleee!!

mercoledì 9 giugno 2010

Sao Luis

Mercoledì sera sono partita con l’autobus notturno alla scoperta di sao luis, nel maranhao, lo stato a nord del piauì.
Sebbene l’ansia da partenza era alta e stavo desistendo, arrivata là mi sono tranquillizzata e sono davvero contenta di questa avventura.
Mi ha ospitato una ragazza carinissima, accomodante e disponibile per quattro giorni, fabiola, che lavora in questa città, e con la quale mi sono trovata benissimo.
Il primo giorno siamo andate a fare un giretto al mare insieme ad un altro amico. Il fatto divertente è stato che io mi ero portata dietro tutto per la spiaggia, ma in realtà ci siamo seduti in un bar sulla spiaggia come fa tutto il mondo, senza alzarci né passeggiare.
Purtroppo il mare non è molto pulito e nessuno nuota, ma la spiaggia è molto grande ed estesa, senza ombrelloni e lettini come da noi.
La sera invece siamo andate a fare un giro in centro, che è molto carino, anche se non tenuto bene.
Le case e i palazzi hanno mura colorate con piastrelle decorate.
Ci sono molti bar e localini dove suonano musica di tutti i tipi: raggae soprattutto!
Ho assistito anche a una lite, in cui mi sono spaventata perché mi trovavo dentro al bar dove è successo. Ad un certo punto tutti hanno cominciato a gridare e correre a ogni lato, e io insieme a tutte le donne mi sono riparata nel bagno. Purtroppo un tipo che era stato pestato dal cameriere del bar prima, è ritornato minacciandolo di ferirlo con un coltello, e il cameriere ha preso un coltello nascondendolo nella cintura dei pantaloni aspettandolo e chiudendo però la veranda.
Quindi eravamo tutti chiusi dentro al bar quando è iniziato il casino…il tipo aveva preso un bicchiere di vetro lanciandolo dalla finestra aperta contro il cameriere e da lì è iniziato il trambusto in cui io sinceramente non ho capito niente.
Invece ho passato tutto il giovedì a spasso per la città, visitando il palazzo del governo, musei di arte e artigianato maranhense, archeologia e sulla cultura indios.
Ho preso anche molta pioggia!!
La sera è stata davvero speciale. È sao joan, una festa che dura un mese, e nella piazza del centro hanno fatto spettacoli e balli tipici, suonando dal vivo con ballerini e ballerine bravissimi vestiti come indios, con piume colorate in tutto il corpo e rappresentando la storia del bumba meu boi.
Sono rimasta incantata. Poi per tutte le strade la sera era pieno di gente che suonava e ballava la samba. Ho conosciuto tante persone e amici, mi sono divertita tantissimo. Io e fabiola abbiamo concluso la serata con amici in un locale raggae molto alternativo.
Domenica ho visitato alcantara, una cittadina molto graziosa, in mezzo alla natura sul mare, con rovine antiche, di fronte a sao luis. Ho preso una barca, ed è stato strano perché sembrò di andare su un’isola, quando al contrario è sao luis l’isola e alcantara è nel continente.
Al porto ho visto dei bellissimi fenicotteri rossi fosforescenti, ma non ricordo il nome.
Ad alcantara ho passeggiato per le stradine insieme a un uomo di sao paulo, abbiamo chiacchierato tutto il tempo sul brasile, le riforme sociali, la povertà e la politica, mangiando pesce e bevendo birra.
Mi sono sentita nuovamente vive, piena di stimoli e di curiosità.
La sera sono tornata a prendere il mio zaino, e alle 21 ho preso l’autobus accompagnata da un amico conosciuto che per fortuna mi ha calmato l’ansia pre- partenza.
Sono stati insomma 4 giorni meravigliosi. Qua a parnaiba il tempo a volte sembra fermarsi e le persone sono difficili da conoscere.
Invece a sao luis tutto è parso bellissimo. Vitale, culturale, accogliente.
Una delle mie gite più belle da quando sono qua.