sabato 3 luglio 2010

La salute pubblica brasiliana

Mi riallaccio all'ultimo post: il brasile è fuori e il clima è da funerale.
Tutte le decorazioni saranno tolte in pochi giorni e addio entusiasmo.
Quindi, sia football che salute ci hanno delusi.

Vorrei parlare della mia esperienza con il servizio di salute pubblica del Brasile.
Purtroppo non ho da dire niente di buono, e purtroppo ho avuto problemi di salute che mi hanno portato ad averci a che fare.
Per una visita con il medico non ci si può prenotare giorni prima o per telefono. Il giorno stesso che il medico visita, essendoci posti limitati, occorre arrivare 2 ore prima, se si è fortunati a trovare ancora posto, e aspettare il suo arrivo.
Ovviamente non si marca l’ora, per cui non ci si può nemmeno allontanare, ma tutte le persone arrivano alla stessa ora e aspettano il turno.
Tutta questa fila è solo per entrare 2 minuti e sedersi davanti al medico senza essere nemmeno visitati, sia un ginecologo sia un medico clinico.
Per cui ci si ritrova ad assumere farmaci prescritti sulla base dei sintomi, senza risultati di esami.
Come mi è capitato, io ho preso un antibiotico che il medico mi aveva prescritto, che non era adatto e addirittura ha peggiorato la mia situazione tanto da dover ricorrere al pronto soccorso.
Quando sono ritornata raccontandogli dell’accaduto, prima è caduto in una fase sconsolata, poi ha chiesto a me che volevo fare: DOTTORE!! CHIAMI UN DOTTOREEEEE! Avrei voluto dirgli.
Alla fine mi ha prescritto un busco pan, un digestivo (avrei voluto un amaro lucano) esami della glicemia, del sangue, delle feci e per ultimo delle urine, che era il mio vero problema.
Intanto la procedura è sempre la stessa: assumere a caso un antibiotico e andare per tentativi aspettando gli esami.
Questo succede se si riesce a beccare il medico. Nella maggior parte dei casi danno buca nonostante si sia in possesso dell’impegnativa con data e ora procurata con tanta fatica.
Eh sì! Ho dovuto svegliarmi almeno due volte alle 4:30 del mattino perché per prendere appuntamento (solo per l’appuntamento) ci sono due o tre posti al giorno.
Comunque i medici arrivano sempre con un ritardo di almeno un’ora o un’ora e mezzo, e spesso non si presentano. Nemmeno avvisano i pazienti che stanno aspettando da ore, nessuno sa niente se verranno o no. Si aspetta fino a che ci si rende conto che è davvero tardi, e si ritorna con un altro appuntamento per il giorno dopo, e poi il giorno dopo ancora ecc…e spesso con un orario sbagliato.
Per non parlare dei tempi di attesa degli esami. Fai tempo a morire o auto-medicarti. Anche i risultati tardano due settimane ad arrivare se non è per via privata.
Tirare la conclusione è facile: la gente povera che non può permettersi un medico privato, deve soffrire. Subisce umiliazione e mancanza di rispetto da parte di professionisti che rappresentano la salute pubblica. Quindi al povero spetta inevitabilmente la condizione di sofferenza e non ha altra scelta. Non gli verrà ridato il tempo che ha perso aspettando e viene lasciato nella completa ignoranza sulla durata della sua attesa.
Il fatto che probabilmente non lavora può considerarsi un deterrente.
Quello che fa rabbia è che dal medico si va perché davvero si ha bisogno e si sta male. Con questo ricevimento ci si avvilisce e ci si rassegna a convivere con la propria malattia, diventando malati cronici.
Un dottore che mi liquidò in un minuto dopo ore di attesa, senza visitarmi e senza alzarsi dalla sedia, mi disse che qua non siamo in Italia e che è diverso il sistema.
La medicina o scienza medica che si studia all’università è sì uguale in tutto il mondo.
La salute e le cure mediche sono un diritto universale!!

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